Otto anni fa, ho avuto un incidente d’auto che mi ha stravolto completamente la vita. Non potevo più muovermi normalmente e sono stata costretta a mettere i miei sogni per il futuro e quelli sulla nazionale di sci della Gran Bretagna nel cassetto. Dovevo concentrarmi su qualcos’altro. Nell’incidente ho riportato gravi lesioni alla schiena: 3 ernie del disco, danni ai nervi e degradazione muscolare che hanno richiesto la riabilitazione di tutto il corpo. È stata dura: il dolore era costantemente ad un alto livello, compreso tra 8 e 10 su 10 e faticavo anche solo a camminare. Mi è stato detto che d’ora in poi questa sarebbe stata la mia vita e che dovevo abituarmi al pensiero di passarla sotto antidolorifici.
Io non ho mai accettato questa idea e ho deciso che non volevo vivere la mia vita in questo modo. Ho così preso le teorie già usate in riabilitazione e le ho applicate per acquisire nuove abilità. Per poter aumentare i risultati ed espandere il mio sapere, ho iniziato con lo studio della mobilità e del FRC training.
Il dolore chiaramente non è passato nell’arco di una notte, ma con l’aiuto delle abilità acquisite, sono passata dall’avere difficoltà a camminare ad allenarmi (strength e mobility training) senza alcun dolore. E poiché so di aver imparato molto in questo percorso e voglio aiutare anche gli altri, sono diventata mobility coach, specializzandomi appunto in mobilità e riabilitazione e nell’aiutare gli altri ad uscire dalla sofferenza. La vita è davvero un viaggio pazzesco, e sono felice di tutte le strade percorse finora.
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